ABOUT
Lo studio
Lo studio di architettura Ricardo Ianigro opera dal 1998 nel settore della progettazione architettonica, realizzando numerosi progetti privati e pubblici in ambito civile in Italia, Spagna e Argentina. Dal 2011, l'architetto Ricardo Ianigro è iscritto all'Ordine degli Architetti della Valle d'Aosta. Gli ambiti di intervento comprendono l'architettura residenziale, turistica, scolastica, ospedaliera, commerciale, ricreativa e artistica, oltre alla ristrutturazione di interni e al corporate design. Durante questi anni, ha dimostrato versatilità e competenza lavorando su una vasta gamma di progetti.
Architetto Ricardo Ianigro | La diversità come fonte di creatività
"La diversificazione dell'attività svolta in paesi diversi ha fatto emergere valori unici che stimolano la mia creatività e mi preparano ad affrontare con flessibilità ogni sfida progettuale".
Questa è l'esperienza dell'architetto Ricardo Ianigro, di origini italo-spagnole nato in Argentina, che nel 1998 ha iniziato la sua attività professionale a Buenos Aires, lavorando in diversi ambiti architettonici. Nel 2003, dopo il successo in vari concorsi d’idee, ha espanso il suo studio a Madrid, dove ha vissuto e sperimentato la crescita economico-urbanistica spagnola. Dal 2008, grazie agli esiti favorevoli in concorsi d'idee e importanti gare d'appalto, ha trasferito la sua attività ad Aosta (Italia), mantenendo comunque stretti rapporti professionali con la Spagna e l’Argentina.
La conoscenza acquisita attraverso la ricerca delle sue origini ha modellato la sua architettura, sviluppandola in una direzione multiculturale e lungimirante. Spostare l'attività professionale in diversi paesi ha creato la necessità di vivere profondamente ogni nuovo luogo, facendo emergere numerose risposte. Come nel processo architettonico: quali sono i requisiti di un luogo? Qual è la sua storia? Qual è la situazione attuale? Di cosa ha bisogno un luogo e cosa dovrebbe essere realizzato per migliorare la vita di ogni utente?
"La filosofia della mia attività è migliorare ogni luogo sentendomi parte di esso, perché per progettare bisogna sentirsi ospite dell’opera".